Può essere utile evidenziare che la compliance, che spesso appare un inutile dispendio di risorse economiche e umane per soddisfare nella forma le crescenti richieste del legislatore e delle autorità di controllo, in realtà è un elemento centrale e indispensabile dell’organizzazione aziendale.
Il detto comune secondo cui i lavoratori non lasciano un lavoro, lasciano un manager, trova conferma nei dati UKG. Ma i cattivi manager sono più di un semplice fastidio, secondo questa ricerca: hanno un grave impatto sul benessere dei lavoratori. Cosa rende un cattivo manager?
Uno dei principi fondamentali del soft power è la capacità di influenzare le persone attraverso la cooptazione delle idee e facendo appello ai loro interessi. Piuttosto che sparare editti minacciosi con conseguenze negative, un approccio morbido sarebbe molto più passivo e dimostrativo. La natura umana suggerisce che le persone emulino coloro che le circondano, quindi coltivare un ambiente positivo e produttivo porterà a dipendenti felici e produttivi.
Si può conoscere attraverso dei test psicologici la personalità di un futuro manager e le sue qualità per essere leader? Cos’è in realtà il carisma? Forse un’illusione che può rivelarsi pericolosa?
La parola “carisma”, utilizzata per primo dal sociologo Max Weber, ha la sua origine etimologica da una parola greca che significa “grazia” e, in sostanza, è il complesso di facoltà e poteri che una persona possiede e che gli vengono riconosciuti all’interno del suo gruppo, consentendole di svolgere un ruolo di comando.
Lo sappiamo: il sistema in cui molte persone ancora lavorano è stato creato in un’altra epoca. Anzi: in un altro mondo. Stabile, prevedibile, lento: un ecosistema che non esiste più. Tra i cambiamenti epocali che stiamo vivendo oltre al climate change c’è anche la trasformazione del lavoro: del modo in cui lo facciamo ma, più profondamente, di come lo pensiamo. Ne consegue che alcune modalità organizzative e di gestione del potere devono cambiare per rispondere a una domanda di senso diffusa.
La leadership delle imprese è coinvolta in questa evoluzione epocale.
Il futuro, a chi ha responsabilità per la gestione di migliaia di persone e di ingenti risorse materiali, richiede qualità e caratteristiche di Management di alto profilo, alte competenze tecniche (hard skills), abilità trasversali (soft skills) e intelligenza emotiva, ma anche Valori e Virtù etiche.